martedì 12 giugno 2012

Un compendio di mille parole

 

UN COMPENDIO DI MILLE PAROLE







In questo blog, realizzato nell’ambito del corso Storia della tecnologia del Politecnico di Torino è analizzato il lemma scrivere nei molteplici contesti linguistici, antropologici, storiografici e tecnologici, arricchita da frequenti collegamenti al web, al sito di Storia della tecnologia ed a numerosi altri blog di tematica affine.
L’esame linguistico, approfondendo il significato di scrivere attraverso la ricerca della sua definizione, dei simboli, dei lemmi associati, di sinonimi e derivati, di traduzioni e proverbi, ha consentito più agevolmente di considerarne l’incidenza nell’iconografia delle varie epoche storiche.
Nell’arte antica si sono presi in considerazione lo Scriba rosso, uno dei più importanti esempi di arte egizia dell’Antico Regno, ed alcuni affreschi ritrovati a Pompei, risalenti al I secolo d.C., che raffigurano gli instrumenta scriptoria  e fanciulle con tavoletta e stilo.
La miniatura medievale del 1300, dove Merlino detta le sue profezie al suo scriba Blaise, apre la rassegna dell’arte medievale e rinascimentale; di tale rassegna fanno parte i ritratti  del 1832 del cardinale Hugues de Saint-Cher e di Ugo da Billon, realizzati da Tommaso da Modena , affreschi della serie dei Ritratti di Domenicani; seguono l’affresco raffigurante Agostino davanti al Cristo crocifisso, opera di Giotto, e la Madonna del Magnificat (1841), opera di Sandro Botticelli raffigurante la Vergine con il Bambino sulle ginocchia mentre sta compilando il verso iniziale del canto del Magnificat in ringraziamento al Signore.
Hans Holbein il giovane ritrae  Erasmo da Rotterdam intento a redigere una lettera (1523).
Tra ‘400 e ‘500, con la diffusione della stampa a caratteri mobili, diminuisce l’importanza della scrittura a mano.
Nel periodo compreso tra il barocco e il settecento si sono esaminate due opere di Jan Vermeer, pittore olandese: Donna che scrive una lettera e Donna che scrive una lettera alla presenza della domestica, concludendo con la stampa Donna che scrive di  Suzuki Harunobu, artista giapponese primo produttore di stampa multicolore.
L’arte dell’ottocento è rappresentata  dal ritratto di Beethoven mentre compone la Missa Solemnis, dipinto da Joseph Karl Stieler nel 1820, dall’opera del macchiaiolo Telemaco Signorini Bambina che scrive e da Il Dettato di Demetrio Consola.
Attraverso l’osservazione di Donna che scrive del pittore livornese Oscar Ghiglia, di Max Reger di Franz Noelken e de Lo scrittore di Peter Weiss, scrittore, drammaturgo e pittore tedesco, viene approfondito lo studio dell’arte del ‘900.
Successivamente si procede all’esame del lemma scrivere nelle pubblicità: partendo da Affiche Encre L. Marquet (1892) del pittore e grafico francese Eugène Samuel Grasset, pioniere del Liberty, si prosegue con il manifesto della macchina per scrivere Olivetti, per concludere con le fotografie pubblicitarie delle penne Mont Blanc e dell’i-pad Apple.
Anche nei francobolli la scrittura è ampiamente rappresentata, come testimoniato dal francobollo americano Gutemberg Bible del 1952, dal francobollo britannico intitolato a William Caxton, dai francobolli italiani dedicati al centenario della nascita di Tommaso Landolfi e di Indro Montanelli.
La ricerca dei miti ha permesso di individuare il mito sumero di Enmenkar, il mito di Teuth nel Fedro di Platone e l’invenzione delle lettere dell’alfabeto ad opera delle Parche narrata nelle Fabulae di Igino.
Chiari riferimenti all’azione dello scrivere sono presenti nelle narrazioni. Nelle fiabe, in particolare nelle Mille ed una notte, si rileva il carteggio tra Shans an Nahar ed il principe di Persia Ali ibn Bakkar. Nella letteratura si è esaminata la figura dello scrivano nei Promessi sposi di Alessandro Manzoni e ne L’amore al tempo del colera di Gabriel Garcìa Marquez. L’ombra del vento di Carlos Ruiz Zafòn descrive invece la passione del protagonista per la scrittura.
Lo stesso tema ricorre altresì in fumetti, canzoni e filmati pubblicitari, nonché nella trama di alcuni film. Lettere d’amore, film del 1990 diretto da Martin Ritt, narra come la vedova Iris insegni a scrivere all’analfabeta Stanley. Schindler’s list racconta della compilazione di una lista di 1100 persone ebree che, per il fatto di comparire in quella lista, salveranno la loro vita. La casa sul lago del tempo, film del 2006 di Alejandro Agresti, illustra, attraverso le lettere, la storia d’amore tra Kate ed Alex Wyler.
Ampio spazio è dedicato alla storia della scrittura dai primi pittogrammi sumerici (IV millennio a.C.) fino alla scrittura per il web dei nostri giorni.
Luoghi intitolati alla scrittura sono presenti in tutto il mondo: ad esempio il Mulino della carta di Basilea, noto museo svizzero della carta, della scrittura e della stampa, la fabbrica in mattoni rossi Olivetti, di grande valore storico, il Museo del Papiro di Siracusa, che propone una rassegna della storia e dell’uso del papiro.
Lo studio si è inoltre esteso ai libri attraverso l’esame dell’ Encyclopedie, ou Dictionnaire raisonne des sciences, des art set des métiers, par une Société de gens de lettres e di altre opere riguardanti la medesima tematica.
Sono stati successivamente analizzati alcuni brevetti degli Stati Uniti d’America, legati al tema del blog, corredandoli di notizie più approfondite in merito alla loro diffusione nel mondo.
Per la conoscenza delle risorse si sono citati alcuni testi di riferimento. Si è testata la frequenza del lemma scrivere nel libro Storia delle macchine del Prof. Vittorio Marchis; a seguire si sono collocati l’abbecedario delle parole dello stesso ambito semantico ed i blog del corso di Storia della tecnologia di argomento affine.
Nella ricerca dei protagonisti si annoverano: J. Mabillon (1632-1707), G. Velzoni (1778-1823), V. Delisle (1826-1910), Ravizza (1811-1885), J. Karabacek (1845-1918), L. Biro (1899-1985), A. Evans (1851-1941), J.R. Goody (1919, vivente), J. Chadwick (1920-1998).
L’indagine è proseguita con l’osservazione delle macchine per mezzo delle quali l’uomo ha potuto redigere testi più agevolmente: le macchine per stampare di Jean Errard de Barle Duc (1544-1610), di Vittorio Zonca (1568-1602), di Fausto Venanzio (1551-1617), la rotativa (1843)di Richard Marc Hoe, nonché il terminale per fotocomposizione (1990);le macchine per scrivere quali il cembalo scrivano (1837) di G. Ravizza, la macchina per scrivere meccanica (1867) di Sholes, Glidden e Soule, la Olivetti Studio 42 (1935), la Olivetti ET231 (inizio anni ’90); i computer quali il memex (1930), il PDP-8 (1965), il Personal Computer (1972), il Tablet PC (2000).
L’istruttoria termina con una sintesi ed un glossario ragionato.





lunedì 11 giugno 2012

Un abstract di 1000 caratteri

 

UN ABSTRACT DI 1000 CARATTERI






 
L’azione di scrivere, ossia del tracciare parole per comporre un testo, ha inizio nel IV millennio a.C. con i pittogrammi sumerici e prosegue per migliaia di anni, attraverso la scoperta del sistema alfabetico, fino alla moderna scrittura elettronica e per il web. I richiami alla scrittura sono numerosi nei miti e nella storia dell’arte; ricorrono tuttavia anche in francobolli e  pubblicità. Riferimenti di rilievo si trovano non solo   nella letteratura e nei film bensì in espressioni più popolari quali canzoni e fumetti.  La ricerca del lemma scrivere è proseguita nei luoghi dove questa azione viene o è stata esercitata (ad esempio musei o stabilimenti). Numerosi libri di riferimento per lo studio della scrittura nella storia o in ambiti  più circoscritti sono stati citati. Nel contesto tecnologico la scrittura è stata analizzata attraverso brevetti, risorse e protagonisti che hanno permesso di facilitarne la diffusione, nonché attraverso le macchine – macchine per stampare, macchine per scrivere e computer - che, liberando l’uomo dalla fatica,  ne hanno consentito uno sviluppo più rapido ed in larga scala. Un glossario ragionato ed una sintesi completano l’indagine.

 



martedì 5 giugno 2012

Un glossario ragionato



UN GLOSSARIO RAGIONATO








Ideogramma

Simbolo grafico che non rappresenta un valore fonologico, bensì un’idea, e può consistere sia in un’immagine più o meno stilizzata dell’oggetto, sia in altro segno che rappresenta la parola nel suo insieme (non analizzata cioè fonologicamente): le cifre 1, 2, ecc., sono ideogrammi; gli ideogrammi sono frequenti nella scrittura cuneiforme.

 

Miniatura

Immagine realizzata per decorare le lettere iniziali dei capitoli in un manoscritto, tradizionalmente di colore rosso. Il termine deriva dal latino minium, un minerale dal quale si ricavava il colore rosso. Dal XIV secolo, con la diffusione di illustrazioni di piccolo formato, il significato di "miniatura" indica anche dipinti, oggetti e forme di dimensioni ridotte. Oltre al vocabolo “miniatura” esiste in italiano anche il termine meno utilizzato di alluminatura o illuminatura (in inglese e francese si usano infatti rispettivamente illumination e enluminure) che si presume derivi dai colori che risaltano sulla pagina scritta.


Papiro

Indica non solo la pianta ma anche quel particolare tipo di materiale, simile a un foglio di carta, che si ricava dal suo fusto e che anticamente era molto usato come supporto per la scrittura.
Il papiro è una canna di palude che cresce in zone dove l’acqua è abbondante e la temperatura dell’aria è calda. E’ancora presente nel delta del Nilo, dove ha avuto origine il suo utilizzo come materiale scrittorio. Le più antiche notizie sull’impiego del papiro risalgono infatti alla prima dinastia dell'Egitto protodinastico.Il papiro da scrittura si diffuse in tutto il bacino del Mar Mediterraneo, in alcune regioni dell'Europa continentale e nel Medio Oriente. Plinio il Vecchio riporta nella sua Naturalis Historia (XIII, 68 e seguenti) il procedimento per lavorare la pianta e ottenerne i fogli di papiro.


Parche
  
Nella mitologia romana corrispondono alle Moire greche.
In origine si trattava di una singola divinità, Parca, dea della nascita. Successivamente le furono aggiunte Nona e Decima, che proteggevano gli ultimi mesi di gravidanza.
Figlie di Zeus e Temi, la Giustizia, esse stabilivano il destino degli uomini. In arte e in poesia erano raffigurate come vecchie tessitrici o come fanciulle.
In un secondo momento furono assimilate alle Moire, Cloto, Lachesi ed Atropo, le divinità che presiedevano al destino dell'uomo. La prima filava il filo della vita, la seconda ne stabiliva la durata ed il destino, mentre la terza ne tagliava il filo al momento stabilito.


Pergamena
 
Detta anche cartapecora o carta pecudina è una pelle di animale non conciata e composta di collagene, utilizzata come supporto scrittorio fino al XIV secolo e successivamente soppiantata dalla carta di canapa o d'altre fibre tessili.
Prende nome dalla città di Pergamo(nell'Asia minore) dove, secondo la tradizione riferita da Plinio il Vecchio, sarebbe stata utilizzata attorno al II secolo a.C., in sostituzione del papiro. Nel mondo antico la pergamena non ebbe comunque grande diffusione, a causa della concorrenza del papiro, prodotto molto più abbondante e meno costoso. Soltanto a partire dal V secolo la diffusione della pergamena sembrò aumentare fino a diventare il principale supporto scrittorio durante il Medioevo prima di essere sostituita definitivamente dalla carta.


Pittografia
 
Forma di scrittura composta di disegni di oggetti (pittogrammi), assunti con valore significativo ora aderente e immediato ora simbolico e astratto. A differenza dei geroglifici, i disegni non hanno valore puramente fonetico, quindi il loro significato può essere compreso anche da individui di lingue diverse. La pittografia è molto diffusa presso alcuni gruppi australiani dove bastoni coperti di disegni simbolici vengono inviati come messaggio alle tribù vicine. Essa ebbe il suo maggiore e più tipico sviluppo presso le popolazioni amerindie dell’America Settentrionale.


Scriba

Scrivano, amanuense; talvolta trascrittore.
Nell’antico Egitto apparteneva ad una casta molto potente e ben retribuita, che si occupava dell'amministrazione del paese. Lo scriba, mantenendo il segreto della sua professione, tramandava le sue conoscenze di generazione in generazione. Era protetto da Thot, dio della scrittura e messaggero degli dei.
Nel mondo romano della tarda età repubblicana era uno schiavo addetto alla scrittura del libro; dall’età imperiale fino al tardo-antico era un artigiano dedito tanto alla scrittura quanto alla manifattura del libro; dopo l’affermazione del cristianesimo era monaco dedito alla trascrizione di codici per conto del vescovato o del proprio monastero; a partire dal XIII secolo, più scribi cominciano a lavorare alla trascrizione simultanea di singoli fascicoli destinati alla divulgazione della cultura.


Scriptorium
 
Luogo dove si scriveva e per estensione ogni luogo dove era effettuata l'attività di copiatura da parte di amanuensi, soprattutto durante il Medioevo.
Nella terminologia corrente di solito si intende per scriptorium la parte del complesso monastico dedicata alla copiatura dei manoscritti, spesso comunicante con la biblioteca. Tali ambienti ebbero grande importanza culturale per la salvaguardia della cultura greca e latina.


Silicio

Elemento chimico di simbolo Si, numero atomico 14, peso atomico 28,09, tetravalente, appartenente al quarto gruppo del sistema periodico; non si trova mai libero in natura ed è, dopo l’ossigeno, l’elemento più abbondante della crosta terrestre, combinato sotto forma di ossido o di silicato. Ottenuto puro con diversi processi, soprattutto per trattamento al forno elettrico della silice con carbone, si presenta sotto forma di cristalli scuri con un reticolo simile a quello del diamante. Essendo il più importante materiale semiconduttore, è largamente usato in elettronica, spesso sotto forma di monocristallo, nella realizzazione di giunzioni per ogni tipo di dispositivo, quali diodi, transistor, circuiti integrati, ecc.: transistor al s., circuiti al s., rivelatori al s., rivelatori di particelle che sfruttano la corrente sviluppata attraverso un diodo a giunzione in silicio, polarizzato inversamente, dalle coppie elettrone-lacuna prodotte nel silicio dal passaggio di una particella.


Strumenti scrittori

Strumenti usati per scrivere sui diversi materiali. La canna appuntita tracciava la scrittura sulle tavolette d’argilla; lo stilo di ferro e di osso veniva usato per la scrittura sulle tavolette cerate; il calamus, canna tagliata in punta con taglio obliquo o dritto, scriveva su papiro ed in seguito sulla pergamena; la penna d’oca, di uso posteriore (VI sec.), era adatta a tracciare lettere minuscole. Il calamarium era il contenitore dei calami. Altri strumenti di scrittura medievale erano la spongia deletilis, che lavava la pergamena cancellando all'occorrenza lo scritto, e la pomice, che serviva sia per levigare la pergamena prima dell'uso sia per rendere liscia la punta del calamo.


Sutra

Metaforicamente traducibile come "breve frase", viene usato nella cultura indiana per indicare un insieme di concetti filosofici espressi in modo breve e sintetico. Nell'induismo i sūtra sono elaborazioni filosofiche, che descrivono, in versi succinti e talvolta criptici, come ottenere una vita beata e come purificare il proprio karma per reincarnarsi in un'esistenza migliore.
Nel buddhismo il termine si riferisce esclusivamente ai testi inclusi nel Canone della scuola buddhista di riferimento (Canone buddhista).


Zibaldone

Vivanda composta di molti ingredienti diversi; per estensione: mescolanza di cose diverse; mucchio confuso di persone.
Scartafaccio in cui si annotano, senza ordine e man mano che capitano, notizie, appunti, riflessioni, abbozzi, ecc
.; l’evoluzione del pensiero del Leopardi si può ricostruire dagli appunti del suo Zibaldone.
Nella commedia dell’arte, l’insieme di «scenarî» di uno o più autori che costituiva il repertorio di una compagnia.
Scritto, discorso privi di unità, composti di elementi eterogenei.
 
 
 
 




venerdì 25 maggio 2012